Monday, 19 January 2009

Inferno di Pertamina Plumpang Deposito

Jakarta: incendio devasta il deposito di Plumpang. Ancora ignote le cause del rogo
di Mathias Hariyadi

Questa mattina i vigili del fuoco hanno domato le fiamme nel deposito della Pertamina a nord di Jakarta. Secondo una stima provvisoria i danni superano il milione di euro. Il governo ha formato un team di investigatori per risalire alle cause dell’incendio. Già in passato il deposito di carburante era finito nel mirino dei terroristi.

Jakarta (AsiaNews) – Un team di esperti ha avviato le indagine per risalire alle cause del rogo - incidente o attentato - che ha devastato il deposito di carburante di Plumpang, a nord di Jakarta. La task force è composta da poliziotti e rappresentanti del colosso statale dell’energia Pertamina, proprietaria del deposito di carburante in cui, lo scorso 17 gennaio, è divampato un gigantesco incendio le cui fiamme sono state domate solo oggi dai vigili del fuoco.

“Gli investigatori hanno iniziato i rilievi”, conferma Anang Rizkani Noor, vicepresidente della Pertamina Corporate Communication. Secondo le prime stime i danni ammonterebbero a 15 miliardi di rupie indonesiane (poco più di un milione di euro), ma i vertici del gruppo stanno ancora valutando il totale delle perdite. “Siamo in attesa dei risultati dagli inquirenti” aggiunge il manager, secondo il quale nel rogo sono andati perduti tra i 1500 e i 2000 chilolitri di carburante. Egli aggiunge che la temporanea chiusura del deposito di Plumpang non comporta rischi a livello di rifornimenti per la capitale; sono stati attivati altri depositi Portamina a Cikampek, Padalarang e Merak i quali hanno iniziato a erogare il carburante necessario per rispondere ai fabbisogni di Jakarta e dell’area circostante.

Il vicepresidente della compagnia di Stato assicura che “la scorta” di Plumpang si è salvata e vi sono ancora “60mila chilolitri disponibili nei depositi” risparmiati dalle fiamme. Già in passato il complesso è finito nel mirino dei terroristi, i quali hanno minacciato di far esplodere i depositi di carburante in prossimità dell’esecuzione della condanna a morte per gli attentatori di Bali, nel novembre scorso.

I vertici della polizia di Jakarta stazionano senza sosta sul luogo dell’incidente e non escludono al momento nessuna pista, compresa quella del terrorismo: “Questo è un caso sul quale dovremo far luce” commenta il generale Sunso Duaji, capo del team di investigatori della polizia, il quale invita a non trarre conclusioni affrettate: “Non si possono trarre conclusioni – ribadisce – prima di aver preso in esame tutte le tracce riscontrate sulla scena del crimine”. Per prevenire ulteriori incidenti, le forze di sicurezza hanno rafforzato i controlli attorno ai principali impianti di carburante del Paese, tra i quali Cirebon a West Java, Cilcap nello Java centrale e a Bali.

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