INDONESIA
di Mathias Hariyadi
La polizia sospetta dell’autenticità del testo, ma continua le indagini a tutto campo. Nel mirino anche una donna sospettata di essere la moglie dell'esponente della formazione terroristica islamica.
Jakarta (AsiaNews) - È arrivata via internet la rivendicazione dell’attentato all' hotel Marriott II di Jakarta del 17 luglio. Il messaggio è firmato dal gruppo l Qoi'dah Indonesia facente capo a Noordin Mohammed Top, esponente di spicco della rete estremista islamica della Jemaah Islamiah e terrorista tra i più ricercati in Asia. Ma il generale di brigata Sulistyo Ishak, vice portavoce della polizia, afferma che “il messaggio potrebbe anche essere un falso”.
I sedicenti autori dell’attentato, che è costato la vita a 9 persone, hanno diffuso il loro messaggio attraverso il sito www.mediaislam-bushro.blogspot.com. Nella rivendicazione affermano che l’attentato è una vendetta contro gli Stati Uniti ed era stato orchestrato per attaccare i giocatori del Manchester United poiché “cristiani”: la squadra di calcio inglese era attesa per il 18 luglio nella capitale indonesiana, il giorno dopo lo scoppio delle due bombe.
Il fatto che la rivendicazione sia firmata da Noordin Mohammed Top ha riacceso l’attenzione dell’opinione pubblica verso la figura del terrorista islamico. Nato in Malaysia e pluriricercato per diversi attentati, il leader della Jemaah Islamiah era stato segnalato l’ultima volta nella provincia di East Java.
La polizia di Jakarta lo aveva inserito nella lista dei possibili indagati già nei giorni successivi all’attentato ed ora la comparsa del suo nome via web aumenta il dibattito sulla sua latitanza.
A tingere di giallo la vicenda si è aggiunta anche una recente dichiarazione del generale Bambang Hendarso Danuri. Il capo della polizia ha affermato che la polizia sta concentrando l’attenzione su Ari Aryani, sospettata di essere la moglie del terrorista. La donna è stata interrogata pochi giorni fa sull’identità del marito, conosciuto come Abdul Halim, la cui somiglianza con Noordin Mohammed Top insospettisce gli ufficiali.
La Aryani ha affermato di ignorare se il marito sia il terrorista ricercato dalla polizia ed ha dichiarato di non conoscerne la provenienza e la famiglia d’origine. I due si sono sposati nel 2006 grazie al padre di Aryani che aveva fatto conoscere l’uomo alla figlia. E alle nozze lo sposo non era presente
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